Alternative naturali agli esteri etilici Omega3

Con la nota dell’8 novembre 20231, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha evidenziato i rischi associati all'assunzione di alte dosi di esteri etilici Omega-3 in determinate condizioni.

Alla luce delle indicazioni fornite dall’AIFA, diventa fondamentale per il personale sanitario valutare delle fonti naturali di Omega3 da consigliare ai loro pazienti, affinché possano continuare a promuovere il loro benessere cardiovascolare in modo sicuro e altrettanto efficace.

Questo articolo vuole fornire una panoramica chiara e puntuale sulle opzioni naturali oggi disponibili sul mercato, con focus particolare sugli Omega3 da olio di Krill, evidenziandone i particolari vantaggi rispetto agli Omega3 da olio di pesce.

L’articolo approfondirà i temi seguenti:

Sintesi della nota AIFA al personale sanitario

La nota informativa dell’AIFA1, rivolta al personale sanitario, ha messo in luce un aumento significativo del rischio di fibrillazione atriale nei pazienti trattati con medicinali a base di esteri etilici degli acidi grassi Omega3.

Questa categoria di farmaci viene consigliata per il trattamento di condizioni cliniche di tipo metabolico, come l’ipertrigliceridemia, quando l’alimentazione e altri trattamenti farmacologici non hanno dato una risposta adeguata.

Il rischio di fibrillazione atriale è risultato più elevato nei pazienti con patologie cardiovascolari accertate, o con rischio cardiovascolare noto e con un dosaggio di esteri etilici Omega3 pari a 4 grammi al giorno.

La nota AIFA, nelle conclusioni, raccomanda al personale sanitario di monitorare i pazienti e sospendere definitivamente il trattamento in caso di episodi di fibrillazione.

In tale contesto - e di fronte alle preoccupazioni dei pazienti - può risultare opportuno, per i professionisti in ambito sanitario, valutare un’eventuale integrazione di acidi grassi Omega3 da fonte naturale e non di sintesi come gli esteri etilici.

Fonti naturali di Omega3

In commercio sono disponibili molti integratori a base di Omega3, tra cui l’olio di pesce, l’olio di Krill e l’olio di fegato di merluzzo.

Tutti sono fonti di acidi grassi EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), tuttavia, presentano differenze significative sul piano della loro biodisponibilità2, purezza e sostenibilità per l’ecosistema marino.

Omega3 da olio di Krill

L’olio di Krill viene estratto da un piccolo crostaceo che vive nell’Antartico (Euphausia superba Dana). Gli Omega3 presenti nell’olio di Krill, a differenza di quelli presenti nell’olio di pesce comune, sono uniti a fosfolipidi, il che ne facilita la biodisponibilità e l’assorbimento2. Ed è proprio per questa caratteristica che sono da preferire.

Un prodotto dalla formula 100% naturale è Omega3 Krill Oil Salugea, sulle cui caratteristiche torneremo in modo più puntuale e approfondito.  

Omega3 da olio di pesce

Nell’olio di pesce, gli Omega3 EPA e DHA sono legati a trigliceridi, meno biodisponibili per l’organismo 3 rispetto agli Omega3 legati a fosfolipidi. Inoltre la sua assunzione porta all’ingestione di trigliceridi, a volte anche a dosaggio importante visto che molti prodotti presentano 1- 2 g di olio. In tal caso si andrebbero ad assumere proprio quelle sostanze che si vorrebbero limitare nell’organismo.

Omega3 da olio di fegato di merluzzo

Anche l’olio di fegato di merluzzo è una fonte di acidi grassi Omega3. Se di buona qualità contiene, inoltre, vitamina A e vitamina D. Tuttavia, a differenza dell’olio di Krill, può avere una minore biodisponibilità sempre a causa della coniugazione con trigliceridi e possiede un sapore poco gradito che ne scoraggia l’utilizzo.

I vantaggi dell’Olio di Krill

Gli Omega3 da olio di Krill che impiega Salugea presentano diversi vantaggi rispetto agli Omega 3 da olio di pesce comune. Tra cui:

  • maggiore biodisponibilità;
  • assenza di inquinanti;
  • sostenibilità e rispetto per l’ambiente marino;
  • presenza naturale di Astaxantina e Colina.

Approfondiamo punto per punto.

La biodisponibilità si riferisce alla capacità di un nutriente di essere assimilato e assorbito dall’organismo.

La biodisponibilità degli acidi grassi Omega3 dipende dalla loro forma chimica2.

Gli Omega3 da olio di Krill sono legati a fosfolipidi ed è questa caratteristica a incidere positivamente sulla loro biodisponibilità e assimilazione2-3-4.

I fosfolipidi sono caratterizzati da una testa idrofila e due code idrofobe. Questa particolare conformazione permette ai fosfolipidi di formare una doppia membrana lipidica che costituisce la base delle membrane cellulari.

Gli Omega3 da olio di krill, proprio perché veicolati in forma di fosfolipidi, sono trasportati e integrati più facilmente nelle membrane cellulari e si rivelano efficaci a dosi inferiori rispetto agli Omega3 da olio di pesce in quanto possono penetrare nelle cellule con minore difficoltà.

Per quanto riguarda la presenza di eventuali inquinanti, il Krill, trovandosi alla base della catena alimentare marina come zooplancton ed avendo una vita relativamente breve, è esposto a rischio inferiore di accumulare tossine, agenti inquinanti e metalli pesanti, rispetto a pesci più grandi come il tonno, o il salmone che possono presentare fenomeni di bioaccumulo.

Anche l’aspetto della sostenibilità e del rispetto dell’ecosistema marino sono fattori importanti da tenere in considerazione quando si consiglia un prodotto a base di acidi grassi Omega3. I consumatori, al giorno d’oggi, sono sempre più attenti all’impatto ambientale delle loro scelte ed è importante proporre loro delle opzioni sostenibili.

Infatti la pesca del Krill impiegato da Salugea è disciplinata da una rigida regolamentazione, certificata da MSC (Marine Stewardship Council), un organismo di controllo internazionale che vigila sulla sostenibilità dei sistemi di pesca, il cui fine è quello di preservare il benessere e la biodiversità dell’ecosistema marino.

Inoltre la sua metodica di pesca impiega un metodo di cattura eco-compatibile che riduce la possibilità di cattura accidentale degli animali marini più grandi (foche, pinguini, ecc.).

Infine a differenza degli oli di pesce, l’olio di Krill contiene naturalmente Colina e Astaxantina, elementi non presenti negli oli da pesce.

La Colina è un nutriente importante per sostenere in modo più ampio il benessere cardiovascolare perché:

  • contribuisce al metabolismo dei lipidi
  • sostiene la funzione epatica
  • contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina

L’Astaxantina, invece, è un carotenoide dalla spiccata azione antiossidante e, in quanto tale, il suo ruolo è quello di contrastare il danno ossidativo, pertanto svolge sia un’azione in tal senso sull’organismo umano e sia una funzione antiossidante sul prodotto, che non ha necessità, come per gli oli da pesce, di Vitamina E sintetica aggiunta, come spesso accade.

Omega3 da olio di Krill ed effetti sul benessere cardiovascolare

Se sei un professionista in ambito sanitario, è normale che tu voglia promuovere in modo efficace il benessere dei tuoi pazienti.

Secondo quanto evidenziato in uno studio clinico del 20236, pubblicato sulla rivista ScienceDirect, l’integrazione di olio di Krill ha contribuito a ridurre in modo significativo i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi nei partecipanti allo studio.

Inoltre, l’olio di Krill si è dimostrato un rimedio generalmente sicuro e ben tollerato per tutta la durata del trattamento.

Nelle conclusioni del lavoro, i ricercatori suggeriscono che l’integrazione giornaliera di olio di Krill può rappresentare un’opzione per la gestione dei livelli dei lipidi nel sangue.

Come si differenzia Omega 3 Krill Oil Salugea

Un prodotto a base di acidi grassi Omega3 da Krill Oil è Omega 3 Krill Oil Salugea. Rispetto ad altri prodotti disponili sul mercato è diverso perché:

  • è prodotto secondo elevati standard di qualità e purezza ed è naturale al 100%;
  • non contiene edulcoranti, conservanti o aromi artificiali;
  • è in flaconi di vetro scuro di grado farmaceutico per garantire la conservazione ottimale del prodotto nel tempo;
  • le perle sono costituite da gelatina di pesce e non di origine bovina;
  • non lascia quello spiacevole retrogusto di pesce dopo averlo assunto;
  • la dose consigliata è di 2 perle al giorno.

Ogni integratore Salugea viene prodotto e formulato seguendo elevati standard di qualità e sicurezza. Gli ingredienti selezionati sono 100% naturali e la loro conservazione ottimale è garantita da flaconi di vetro scuro di grado farmaceutico e sigillo di sicurezza riutilizzabile. Per una scelta che fa bene al benessere dell’organismo a quello dell’ambiente.

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Note e Bibliografia

1 Nota informativa AIFA, novembre 2023

2 Schuchardt JP, Schneider I, Meyer H, Neubronner J, von Schacky C, Hahn A. Incorporation of EPA and DHA into plasma phospholipids in response to different omega-3 fatty acid formulations--a comparative bioavailability study of fish oil vs. krill oil. Lipids Health Dis. 2011 Aug 22;10:145. doi: 10.1186/1476-511X-10-145. PMID: 21854650; PMCID: PMC3168413.

3 Ramprasath VR, Eyal I, Zchut S, Jones PJ. Enhanced increase of omega-3 index in healthy individuals with response to 4-week n-3 fatty acid supplementation from krill oil versus fish oil. Lipids Health Dis. 2013 Dec 5;12:178. doi: 10.1186/1476-511X-12-178. PMID: 24304605; PMCID: PMC4235028.

4 Kroupova P, van Schothorst EM, Keijer J, Bunschoten A, Vodicka M, Irodenko I, Oseeva M, Zacek P, Kopecky J, Rossmeisl M, Horakova O. Omega-3 Phospholipids from Krill Oil Enhance Intestinal Fatty Acid Oxidation More Effectively than Omega-3 Triacylglycerols in High-Fat Diet-Fed Obese Mice. Nutrients. 2020 Jul 9;12(7):2037. doi: 10.3390/nu12072037. PMID: 32660007; PMCID: PMC7400938.

5 Guarneiri LL, Wilcox ML, Maki KC. Comparison of the effects of a phospholipid-enhanced fish oil versus krill oil product on plasma levels of eicosapentaenoic and docosahexaenoic acids after acute administration: A randomized, double-blind, crossover study. Nutrition. 2023 Oct;114:112090. doi: 10.1016/j.nut.2023.112090. Epub 2023 May 29. PMID: 37413768.

6 Huang H, Liao D, He B, Zhou G, Cui Y. Clinical effectiveness of krill oil supplementation on cardiovascular health in humans: An updated systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Diabetes Metab Syndr. 2023 Dec;17(12):102909. doi: 10.1016/j.dsx.2023.102909. Epub 2023 Nov 23. PMID: 38039646.