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Integratori per la Digestione 100% Naturali

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Digestione molto lenta: cause e rimedi

Ogni volta che finisci di mangiare è la stessa storia.

Il bottone dei pantaloni stringe sempre di più e se abbassi lo sguardo potresti immaginare facilmente degli occhioni che guardano in alto invocando aiuto!

Per non parlare delle palpebre pesanti che desiderano solo chiudersi e assecondare la sonnolenza che arriva più puntuale di un treno svizzero dopo ogni pasto.

Ma come è possibile! Questa volta eri sicurissimo di aver fatto i passi giusti: i piatti erano leggeri, i condimenti praticamente inesistenti e avevi scelto con cura la loro qualità.

Qui la situazione è chiara: c’è un problema di digestione lenta.

Anche se la digestione è lenta noi andremo molto veloci perché (e di questo siamo felicissime) esistono dei rimedi naturali per la digestione lenta molto efficaci e non vediamo l’ora di parlartene.

Prima però capiamo perché la digestione può subire un rallentamento.

Digestione lenta: i campanelli d’allarme

Per quanto stiamo parlando di digestione lenta, i campanelli d’allarme di questo disturbo si manifestano molto velocemente.

Il primo, e possiamo dire il più famoso, è la pancia gonfia. La sensazione (spesso anche visibile a occhio nudo) di un aumento del girovita, come se avessi mangiato un banchetto di nozze.

Altri manifestazioni sono:

  • Mal di stomaco
  • Alito cattivo
  • Feci alterate
  • Diarrea

Facciamo una piccola parentesi sulle feci. Sì lo sappiamo l’argomento non è dei più simpatici e ad alcuni potrebbe imbarazzare un pochino ma qui siamo tra amici e tutto quello che leggi è per il tuo benessere.

Saper leggere e interpretare le tue feci può farti capire molto sullo stato di salute del tuo intestino e in generale del sistema digerente.

Per esempio, lo sai che se nelle feci ci sono tracce di cibo significa che il tuo corpo assimila poco di quello che mangi? O ancora, sai che se sono dure e “a pallini” può significare che c’è una costipazione in corso?

Per capire lo stato di salute delle feci puoi usare la scala di Bristol Stool Chart. Esatto c’è una scala di valore della salute delle feci e ogni forma e colore viene catalogata in un tipo.

  • Tipo 1: Feci con grumi e separate tra loro: grave costipazione
  • Tipo 2: Forma a salsiccia composta da grumi uniti: leggera costipazione
  • Tipo 3: Forma a salsiccia con crepe: normale
  • Tipo 4: Forma a salsiccia/serpentina morbide dall’aspetto liscio: normale
  • Tipo 5: A pezzi, morbide e con bordi irregolari e di colore chiaro: carenza di fibre
  • Tipo 6: Pezzi soffici con bordi frastagliati e consistenza pastosa: leggera diarrea
  • Tipo 7: Feci liquide senza alcun pezzo solido: grave diarrea

D’ora in poi quando vai in bagno ricordati della scala di Bristol prima di tirare lo sciacquone!

Possibili cause della digestione lenta

Ti sei rivisto in quei campanelli d’allarme? Un po’ lo sapevi che qualcosa nella tua digestione non andava e adesso inizi ad averne la certezza.

Quali sono le cause che portano alla digestione lenta?

  • Mangiare tante farine bianche: la farina bianca è l’ingrediente base di pane, pizza, pasta. Oltre alla “p” questi alimenti hanno un altro minimo comune denominatore: i lieviti. È a causa di questo ingredienti che dopo il loro consumo anche la tua pancia sembra, appunto, lievitare! Per essere più precisi non è il lievito in sé che provoca gonfiore ma il lievito di cattiva qualità. Spesso, infatti, nei prodotti industriali e quelli preparati con farine bianche accanto al lievito a cui viene aggiunta alfa-amilasi e dei “miglioratori”, sostanze che servono a velocizzare i tempi di lievitazione e rendere il prodotto subito disponibile. Se sei nel periodo di digestione lenta il consiglio è quello di evitare per un periodo tutti i prodotti lievitati e quando li reintroduci assicurati di prendere quelli preparati con farine integrali e lievito madre, un tipo di lievito naturale che non provoca fermentazioni strane.
  • Elevato consumo di zuccheri: in questo caso gli zuccheri in questione non sono solo quelli di torte e biscotti. Con “zucchero” intendiamo anche quelli della frutta. Gli zuccheri sono il cibo preferito dei batteri intestinali che provocano le fermentazioni. È un po’ come se gli stessi offrendo un banchetto gratuito e gli invitassi a servirsi a più non posso. A proposito della frutta, in caso di digestione lenta vale sempre il consiglio di fare un periodo di pausa e quando la reintroduci inizia dalla meno zuccherina come le mele e le pere ed evita di consumarla a fine pasto. È un’abitudine che dovresti mettere nel cassetto del dimenticatoio. La frutta a fine pasto rallenta tantissimo la digestione e mentre qui vogliamo trasformare la tua digestione in Speedy Gonzales!
  • Alimentazione basata principalmente su carne e formaggi: su questo punto facciamo un po’ di chiarezza. Non devi togliere tutta la carne e tutti i formaggi. Quando la digestione rallenta ti consigliamo di sospendere per un po’ il consumo di carne grasse come vitello, agnello e maiale. E per quanto riguarda i formaggi e latticini evita quelli di mucca che sono ricchi di lattosio una molecola che il nostro corpo, dopo lo svezzamento, non è più in grado di digerire e preferisci quelli di capra e pecora. Visto? Alla fine questo punto non è male ammettilo!
  • Bere poco: l’acqua è fondamentale per il transito delle feci nell’intestino e per crearne il volume. Se bevi poco sei più soggetto a stitichezza, che a sua volta è causa di digestione lenta.
  • Ansia, stress e stanchezza mentale: la tua mente influenza quello che mangi e quello che mangi influenza la tua mente. La relazione cervello - pancia è una delle scoperte più belle del nostro secolo. Il legame è così profondo che l’intestino ha preso il nome di secondo cervello. Quando mangi cerca di essere in un ambiente tranquillo e di prenderti del tempo per masticare, assaporare ciò che mangi e staccarti dai pensieri di quello che è successo prima e quello che dovrai fare dopo. È il tuo momento di relax: goditelo!

Le intolleranze alimentari

In questo periodo il tema delle intolleranze è diventato molto famoso. A volte troppo. Diciamo, infatti, che spesso una digestione lenta viene scambiata per intolleranza e un’intolleranza vera e proprio non viene smascherata perché c’è veramente poca chiarezza in merita.

E noi siamo qui per togliere ogni nuvola di dubbio!

In questo cielo grigio di dubbi che riguardano le intolleranze partiamo dall’organo che ne è protagonista: l’intestino o meglio, gli intestini perché nella tua pancia si trova l’intestino crasso e l’intestino tenue.

Entrambi sono formati da una sequenza tubulare continua che si attorciglia in mille curvature fino a rientrare perfettamente nella tua pancia. E i ripiegamenti sono davvero tanti. Il primo a partire dallo stomaco è l’intestino tenue che è lungo 4-5 metri e che se potessi distenderne la superficie copriresti un campo da tennis!

A seguire c’è l’intestino crasso (o colon), la parte finale del sistema digerente, che fa da “cornice” all’intestino tenue. Forse è più famoso rispetto al fratello perché, nel suo ultimo tratto, transitano le feci prima di essere espulse.

Negli intestini avviene la maggior parte delle trasformazioni di quello che mangi tutti i giorni. Il tuo boccone, dopo essere stato triturato dai denti e amalgamato con la saliva, viene spedito nello stomaco.

Qui inizia la prima sosta di circa due ore, dove il cibo viene ancora lavorato, dopodiché bussa alla porta dell’intestino, il piloro.

Nell’intestino il tuo boccone percorre 3 metri ogni ora e in ogni tratto ci sono delle sostanze che vengono assorbite e altre che vengono scartate. Questa scelta “dentro-fuori” verrà ripetuta per tutto l’intestino tenue e in parte del crasso e a un certo punto si arriverà a una parte finale dove quello che viene scartato deve lasciare definitivamente il corpo.

“Ma cosa c’entra tutto questo con le intolleranze? Qui mi sembra che anziché togliere nubi il cielo diventi sempre più scuro!” È vero, al momento non si vedono schiarimenti ma ti promettiamo che tra poco tutto sarà limpido!

Siamo arrivati al bivio finale, ricordi? A questo punto devi sapere che le pareti dell’intestino sono ricoperte da cellule che sono tutte vicine tra loro, talmente tanto che sono letteralmente incastrate come il tetris!

Questa sigillatura è molto importante perché evita che sostanze che sono state scartate o non ancora digerite possano entrare in circolazione.

Ci sono delle situazioni, che vedremo tra poco, che portano queste giunture ad allentare la presa e lasciare spazi liberi attraverso cui possono passare sostanze di scarto o molecole “buone” ma troppo grandi per andare già nel circolo sanguigno.

L’organismo a questo punto entra in allarme perché qualcuno di non desiderato ha superato i suoi confini. In particolare è il sistema immunitario che più di tutti attiva la sirena d’allarme e mette in campo i suoi soldati per far fronte a questi ospiti poco graditi.

Se dopo questo episodio le giunture intestinali riescono a riallacciarsi tra lo la situazione rientra nella norma, ma ahimè questa situazione è più unica che rara. In genere, infatti, questi spazi difficilmente riescono a richiudersi da soli (anzi si possono allargare sempre più), anche perché sono continuamente sottoposti a passaggi indesiderati.

E più l’intestino “fa acqua da tutte le parti” e peggiore sarà l’assorbimento di quello che mangiamo perché si danneggiano anche i sistemi di trasporto che devono veicolare le vitamine, i sali minerali e i nutrienti che, invece, vogliamo che vengano assorbiti.

Questo ragionamento è alla base di tantissime teorie sulle intolleranze alimentari perché un terreno intestinale “frammentato” crea la base perfetta per lo sviluppo delle intolleranze alimentari.

Per questo motivo, l’eliminazione di alcuni cibi spesso non è sufficiente. È importante concentrarsi sul ricongiungimento delle cellule intestinali che costituiscono la mucosa enterica.

Possibili cause delle intolleranze alimentari

Capito tutto questo ragionamento la domanda: “Quali sono le cause delle intolleranze alimentari” viene spontanea.

Tra le cause principali che possono portare intolleranze alimentari abbiamo:

  • Flora intestinale: sono i benefici abitanti del nostro intestino. Miliardi di batteri di diverse specie che vivono in equilibrio tra di loro. Se per determinati motivi questo equilibrio viene alterato si possono creare le basi per le intolleranze alimentari.
  • Abuso di farmaci: i farmaci, per quanto importanti e a volte insostituibili, hanno una diretta azione sulla flora intestinale e vanno proprio ad agire su quei batteri che più di tutti hanno a cuore il benessere del tuo intestino. Se non sono necessari cerca di usare i farmaci solo quando veramente indispensabile e limitali oltre che nel tempo anche nelle quantità (segui le indicazioni del tuo medico).
  • Stile di vita: alla fine, gira che ti rigira, siamo sempre lì. Lo stile di vita ha una influenza troppo importante sul benessere generale del corpo e, soprattutto, sull’intestino. Gli alimenti che abbiamo detto poter causare la digestione lenta sono gli stessi che, nel tempo, possono portare all’allentamento delle maglie intestinali e quindi allo sviluppo di intolleranze. E anche quello che pensi e il tuo modo di elaborare le emozioni ha un impatto sull’equilibrio del tuo intestino. Ricordi la teoria del secondo cervello?

A questo punto possiamo dire che la digestione lenta è il primo campanello d’allarme che ti deve far fermare e pensare un po’ di più alla tua pancia. Altrimenti, nel tempo, potrebbero svilupparsi fenomeni come le intolleranze alimentari, infiammazioni e malassorbimenti.

Hai visto che adesso è tutto più chiaro? :)

Pancia gonfia: cause e rimedi

Abbandoniamo la macro parentesi sulle intolleranze e torniamo alla digestione lenta.

Una delle conseguenze più comuni, e anche quella che si avverte più distintamente, è quella la pancia gonfia.

Per pancia gonfia si intende la presenza di aria nella pancia, oppure un addome basso duro e gonfio come un tamburo e non perché si è appena usciti da una sessione strong di addominali.

Il fenomeno della pancia gonfia, che viene chiamato anche meteorismo, colpisce tanto le donne specie in momenti come ciclo o menopausa ma non lascia in pace neppure gli ometti.

Finalmente un disturbo democratico!

Scherzi a parte, tra le cause della pancia gonfia oltre alla digestione lenta abbiamo:

  • Masticare velocemente: qual è stata l’ultima volta che hai impiegato più di quindici minuti per mangiare un piatto? E se ti dicessimo che dovresti impiegarne almeno venti? Il tempo che il tuo stomaco impiega per capire di essere sazio e inviare la comunicazione al cervello è di circa venti minuti. Questo vuol dire che se mangi in fretta introduci più cibo di quello che in realtà ti serve e un condimento extra di azoto e altri gas, l’aria che ingoi deglutendo in fretta. Ora, una parte di questa aria viene eliminata ma un’altra parte arriva diretta all’intestino crasso gonfiandolo.
  • Chewing gum: A differenza di un pasto che consumi in poco tempo ma poi finisce lì, il chewing gum puoi continuarlo a masticarlo per ore. Questo significa che per tanto tempo introduci aria che verrà smaltita con tanti sforzi (in tutti i sensi…)
  • Alimentazione sbagliata: oltre ai cibi che ti abbiamo detto prima, gli altri responsabili della pancia gonfia sono le bibite dolci gassate, le verdure ricche di molte fibre (come il finocchio o i carciofi) e i legumi.
  • Irregolarità intestinale: Stitichezza e diarrea sono la porta d’ingresso principale per la pancia gonfia! Ti ricordi la scala di Bristol Stool Chart? Se le tue feci sono di tipo 1 e 2 o 6 e 7 devi drizzare le orecchie

Integratori naturali per la digestione lenta

Finora abbiamo cercato di dare spiegazioni e analizzare le possibili cause della digestione lenta. Adesso è il momento di passare all’azione!

Un integratore naturale per la digestione lenta deve contenere:

  • Finocchio
  • Zenzero
  • Tarassaco
  • Melissa
  • Malva

FINOCCHIO

È il migliore amico del tuo intestino. Gli vuole così bene che ogni volta che lo incontra lo aiuta nei movimenti peristaltici, cioè quei movimenti che servono per digerire e spingere in il cibo ingerito. Inoltre si occupa anche dell’aria nella pancia aiutando a eliminarla senza fastidi o dolore.

ZENZERO

Se il finocchio è amico dell’intestino, allo Zenzero sta proprio a cuore lo stomaco. Grazie al suo principio attivo gingerolo, lo zenzero aiuta la digestione stimolando la salivazione e la produzione di bile, sostanze fondamentali per digerire bene.

TARASSACO

Verrebbe da dire che ogni pianta ha il suo migliore amico organo e, in effetti, per una digestione perfetta tutti i protagonisti devono lavorare al meglio.

Il Tarassaco è la pianta amica del fegato e dei reni. Li depura e li aiuta a eliminare le tossine e scorie in eccesso. Inoltre una buona funzionalità del fegato è basilare per il benessere digestivo.

MELISSA

Ti ricordi quando dicevamo che una delle cause della digestione lenta è lo stress? Bene, la Melissa è la pianta del relax. Allenta le tensioni, in particolare quelle intestinali e dello stomaco.

MALVA

Infine la Malva è la pianta amica di tutti perché ovunque passa apporta benefici. In particolare ha proprietà lenitive ed emollienti, perfette per contrastare infiammazioni, gastriti e coliti.

In particolare aiuta le pareti intestinali perché quando viene a contatto con l’acqua, la Malva forma una specie di gel che protegge tutte le cellule intestinali e le loro giunzioni, aiutandole a rimanere ben serrate!

“Bene, corro subito a prendere queste piante!” dirai te.

Ferma lì!

Un integratore per la digestione lenta deve anche essere:

  • Formulato con estratti secchi titolati: la titolazione è la tipologia più efficace che puoi trovare di una pianta. Significa avere l’esatta quantità del principio attivo più efficace e che questo è sempre costante nel tempo.
  • Essere contenuto in flaconi di vetro scuro: mai la plastica! È una sostanza che può rilasciare sostanze sulle capsule che poi ingerirai e non piace per niente a Madre Natura.
  • Essere in capsule vegetali e non di origine animale.

Quello che stai per leggere ti sembrerà impossibile ma … esiste un integratore naturale per la digestione lenta che racchiude tutte le piante amiche della tua pancia e rispetta le caratteristiche tecniche appena lette.

Si tratta Colonsan Formula Potenziata.

Colonsan Formula Potenziata è un integratore naturale al 100% studiato per migliorare la digestione lenta e contrastare la pancia gonfia. E non è finita qui!

Grazie a Colonsan Formula Potenziata potrai dire addio a: bruciori di stomaco, alvo alterno, meteorismo, mal di pancia e finalmente ogni volta che mangerai non dovrai più allentare la cintura o slacciare il bottone dei pantaloni!

Addio digestione da bradipo. Benvenuto Speedy Gonzales

Altri integratori naturali utili per lo stomaco e l’intestino

Se la pancia gonfia e la digestione lenta sono molto ostinate puoi affiancare a Colonsan Formula Potenziata:

  • Succo di Aloe: il pompiere delle infiammazioni! Il succo di Aloe è famoso per lenire le infiammazioni di tutto il tratto digerente e migliora lo stato delle mucose di stomaco e intestino. In più è un fantastico depurativo che significa che può allontanare la tossine e le scorie in eccesso. E quando vieni da un periodo di alimentazione sregolata o in un cambio stagione, fare una depurazione è sicuramente consigliato.
  • Succo di Mangostano: frutto ricco di antiossidanti che protegge l’intero apparato gastrointestinale. È perfetto in caso di gastriti e reflusso esofageo ma anche per agire contro le infiammazioni del tratto intestinale e ripristinare al meglio la mucosa intestinale.

Bibliografia

Gershon MD. The enteric nervous system: a second brain. Hosp Pract (1995). 1999;34(7):. doi:10.3810/hp.1999.07.153.

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