IMPORTANTE NOTA SULL’ASSUNZIONE DI VITAMINA D CON LA VITAMINA K
Riguardo alla voce che sostiene che le Vitamine D e K non possano essere assunte insieme specifichiamo quanto segue.
Le Vitamine D e K hanno vie metaboliche completamente diverse e quindi, anche se prese insieme, non possono interferire in alcun modo.
Non esiste alcun documento scientifico validato che attesti questa presunta incompatibilità.
Queste voci possono essere state generate da protocolli clinici “sperimentali", quindi non approvati, che impiegano enormi dosi di Vit. D, da 40'000 UI a 320'000 UI giornaliere!
Ricordiamo che il limite massimo di assunzione imposto dal Ministero della Salute per l’integrazione della Vitamina D è di 2'000 UI al giorno. Dosaggi che superano tale limite sono ESCLUSIVAMENTE da effettuare sotto stretto controllo medico, in quanto destinati a stati patologici e con importanti effetti collaterali.
Pertanto l'associazione funzionale fra Vitamina D e Vitamina K presenti in DKE+MAGNESIO è assolutamente legittima e funzionale.
Integrare vitamina D è importante per preservare il benessere delle ossa e per sostenere il sistema immunitario.
La carenza e l'insufficienza di vitamina D sono infatti un problema di salute globale che colpisce più di un miliardo di bambini e adulti in tutto il mondo.
Le conseguenze della carenza di vitamina D non possono essere sottostimate. La carenza di vitamina D è stata associata a una miriade di malattie acute e croniche tra cui preeclampsia, carie dentale infantile, parodontite, malattie autoimmuni, malattie infettive, malattie cardiovascolari, eccetera [8].
Quindi è importante colmare questa carenza con l’integrazione.
La presenza di vitamina D nel corpo umano è dovuta principalmente alla sua sintesi nelle cellule della pelle grazie ai raggi solari e in piccola parte alla dieta.
Lo stile di vita attuale non ci permette di avere un’adeguata esposizione al sole, specialmente nei mesi invernali e l’alimentazione spesso povera di nutrienti non garantisce un apporto ottimale di vitamina D.
Sono stati anche condotti studi per valutare l’effetto dell’integrazione di vitamina D sul rischio di infezione acuta del tratto respiratorio.
Si è visto che l’integrazione di vitamina D ha ridotto il rischio di infezione acuta del tratto respiratorio tra tutti i partecipanti. I benefici maggiori si sono ottenuti con l’integrazione giornaliera o settimanale, e preferibilmente non in un unico bolo [9].
Per tutte queste ragioni è importante integrarla costantemente al fine di mantenere le fisiologiche funzioni del sistema immunitario e il benessere di ossa e denti.
Capire se i nostri livelli di vitamina D sono insufficienti è semplice. Basta richiedere il controllo dei valori nelle analisi del sangue di routine.
A sostegno del sistema immunitario c’è anche la vitamina E.
Allo stesso tempo, l’abbinamento con Vitamina K2 e Magnesio offre protezione da calcificazioni al sistema cardio-vascolare e sostiene il benessere delle ossa.
VITAMINA D3
- Vanherwegen AS, Gysemans C, Mathieu C. Regulation of Immune Function by Vitamin D and Its Use in Diseases of Immunity. Endocrinol Metab Clin North Am. 2017 Dec;46(4):1061-1094. doi: 10.1016/j.ecl.2017.07.010. Epub 2017 Oct 6. PMID: 29080635.
Esistono prove di un ruolo della vitamina D e dei suoi metaboliti attivi nella modulazione delle funzioni immunitarie.
Negli esseri umani esistono prove di associazioni tra carenza di vitamina D e funzione immunitaria compromessa, che portano all'autoimmunità nelle persone geneticamente predisposte e all'aumento del rischio di infezioni.
La vitamina D ad alte dosi può migliorare la salute immunitaria, prevenire l'autoimmunità e migliorare la difesa contro le infezioni.
- Bischoff-Ferrari HA, Willett WC, Wong JB, Giovannucci E, Dietrich T, Dawson-Hughes B. Fracture prevention with vitamin D supplementation: a meta-analysis of randomized controlled trials. JAMA. 2005 May 11;293(18):2257-64. doi: 10.1001/jama.293.18.2257. PMID: 15886381.
Questa meta analisi aveva l’obiettivo di valutare l’efficacia dell’integrazione di vitamina D nella prevenzione delle fratture dell’anca e fratture non vertebrali nelle persone anziane.
Tutti gli studi hanno utilizzato il colecalciferolo (vitamina D3).
L'integrazione orale di vitamina D tra 700 e 800 UI al giorno sembra ridurre il rischio di fratture dell'anca e di qualsiasi frattura non vertebrale negli anziani. Una dose orale di vitamina D di 400 UI al giorno non è sufficiente per la prevenzione delle fratture.
VITAMINA K2
- Rønn SH, Harsløf T, Pedersen SB, Langdahl BL. Vitamin K2 (menaquinone-7) prevents age-related deterioration of trabecular bone microarchitecture at the tibia in postmenopausal women. Eur J Endocrinol. 2016 Dec;175(6):541-549. doi: 10.1530/EJE-16-0498. Epub 2016 Sep 13. PMID: 27625301.
Studi clinici suggeriscono che la vitamina K2 protegge dalla perdita ossea e dalle fratture. In questo studio è stato analizzato nello specifico l'effetto della vitamina MK-7 sull'osteocalcina ipocarbossilata (ucOC) e sulla massa e qualità ossea.
L'effetto di MK-7 sulla densità minerale ossea (BMD) e sulla microarchitettura ossea della tibia è stato studiato per 12 mesi.
Una parte dei partecipanti ha ricevuto placebo mentre l’altra è stata sottoposta ad integrazione di calcio e vitamina D.
I risultati mostrano che i cambiamenti nella microarchitettura ossea nel gruppo placebo sono coerenti con il deterioramento legato all'età della struttura trabecolare, con una perdita di trabecole e un maggiore spessore medio delle trabecole rimanenti.
Nel gruppo che assumeva vitamina D invece queste strutture sono rimaste invariate.
Ciò suggerisce che la vitamina D (mena chinone 7) è in grado di preservare la struttura ossea trabecolare della tibia.
VITAMINA E
- Lewis ED, Meydani SN, Wu D. Regulatory role of vitamin E in the immune system and inflammation. IUBMB Life. 2019 Apr;71(4):487-494. doi: 10.1002/iub.1976. Epub 2018 Nov 30. PMID: 30501009; PMCID: PMC7011499.
È stato dimostrato che la carenza di vitamina E compromette le normali funzioni del sistema immunitario negli animali e nell'uomo.
Sebbene la carenza sia rara, è stato dimostrato che l'integrazione di vitamina E al di sopra delle attuali raccomandazioni dietetiche migliora la funzione del sistema immunitario e riduce il rischio di infezione, in particolare negli individui più anziani.
I meccanismi responsabili dell'effetto della vitamina E sul sistema immunitario e sull'infiammazione sono stati esplorati in studi in vitro, preclinici e clinici.
La vitamina E modula la funzione delle cellule T influenzandone direttamente l'integrità di membrana, la trasduzione del segnale e la divisione cellulare, e anche indirettamente influenzando i mediatori dell'infiammazione generati da altre cellule immunitarie.
La modulazione della funzione immunitaria da parte della vitamina E ha rilevanza clinica in quanto influenza la suscettibilità dell'ospite alle malattie infettive come le infezioni respiratorie, oltre alle malattie allergiche come l'asma.
Gli studi che esaminano il ruolo della vitamina E nel sistema immunitario si sono in genere concentrati sull'α-tocoferolo. Tuttavia, prove emergenti suggeriscono che anche altre forme di vitamina E, inclusi altri tocoferoli e tocotrienoli, possono avere potenti funzioni immunomodulanti.
MAGNESIO
- Yao Z, Xu Y, Ma W, Sun XY, Jia S, Zheng Y, Liu X, Fan Y, Wang C. Magnesium Citrate Protects Against Vascular Calcification in an Adenine-induced Chronic Renal Failure Rat Model. J Cardiovasc Pharmacol. 2018 Dec;72(6):270-276. doi: 10.1097/FJC.0000000000000590. PMID: 29738375.
L'ipomagnesemia (bassi valori di magnesio) è stata identificata come un forte fattore di rischio per le malattie cardiovascolari nei pazienti con insufficienza renale cronica (IRC). In questo studio l’obiettivo principale è quello di determinare gli effetti del citrato di Magnesio sulla calcificazione vascolare nei ratti con Insufficienza renale cronica.
Dai risultati è emerso che il magnesio citrato esercita un ruolo protettivo nei confronti della calcificazione vascolare in ratti con insufficienza renale cronica. Pertanto, potrebbe essere un potenziale aiuto nella prevenzione della calcificazione vascolare.
- Aydin H, Deyneli O, Yavuz D, Gözü H, Mutlu N, Kaygusuz I, Akalin S. Short-term oral magnesium supplementation suppresses bone turnover in postmenopausal osteoporotic women. Biol Trace Elem Res. 2010 Feb;133(2):136-43. doi: 10.1007/s12011-009-8416-8. Epub 2009 Jun 2. PMID: 19488681.
È stato dimostrato che il magnesio aumenta la densità minerale ossea quando viene utilizzato nel trattamento dell'osteoporosi, ma il suo meccanismo d'azione è oscuro.
In questo studio sono stati studiati gli effetti dell’integrazione orale giornaliera di magnesio sui marcatori biochimici del turnover osseo.
Venti donne in postmenopausa sono state divise in due gruppi.
A dieci pazienti è stato somministrato citrato di magnesio per via orale per 30 giorni.
Dieci donne in postmenopausa di pari età, durata della menopausa e BMI sono state reclutate come gruppo di controllo e seguite senza alcun farmaco.
Campioni di sangue a digiuno e di urina della prima minzione sono stati raccolti rispettivamente nei giorni 0, 1, 5, 10, 20 e 30 e sono stati valutati parametri come magnesio totale, calcio, fosforo, paratormone e l'osteocalcina.
Questo studio ha dimostrato che l'integrazione orale di magnesio nelle donne osteoporotiche in postmenopausa rallenta il turnover osseo. In questo modo il tessuto osseo viene preservato dalla degradazione.
[1] Gatti D, Idolazzi L, Fassio A. Vitamin D: not just bone, but also immunity. Minerva Med. 2016 Dec;107(6):452-460. Epub 2016 Jul 21. PMID: 27441391.
[2] Carlberg C. Nutrigenomics of Vitamin D. Nutrients. 2019 Mar 21;11(3):676. doi: 10.3390/nu11030676. PMID: 30901909; PMCID: PMC6470874.
[3] Villa JKD, Diaz MAN, Pizziolo VR, Martino HSD. Effect of vitamin K in bone metabolism and vascular calcification: A review of mechanisms of action and evidences. Crit Rev Food Sci Nutr. 2017 Dec 12;57(18):3959-3970. doi: 10.1080/10408398.2016.1211616. PMID: 27437760.
[4] Maresz K. Proper Calcium Use: Vitamin K2 as a Promoter of Bone and Cardiovascular Health. Integr Med (Encinitas). 2015 Feb;14(1):34-9. PMID: 26770129; PMCID: PMC4566462.
[5] Lewis ED, Meydani SN, Wu D. Regulatory role of vitamin E in the immune system and inflammation. IUBMB Life. 2019 Apr;71(4):487-494. doi: 10.1002/iub.1976. Epub 2018 Nov 30. PMID: 30501009; PMCID: PMC7011499.
[6] Mata-Granados JM, Cuenca-Acebedo R, Luque de Castro MD, Quesada Gómez JM. Lower vitamin E serum levels are associated with osteoporosis in early postmenopausal women: a cross-sectional study. J Bone Miner Metab. 2013 Jul;31(4):455-60. doi: 10.1007/s00774-013-0432-2. Epub 2013 Mar 28. PMID: 23536191.
[7] Yao Z, Xu Y, Ma W, Sun XY, Jia S, Zheng Y, Liu X, Fan Y, Wang C. Magnesium Citrate Protects Against Vascular Calcification in an Adenine-induced Chronic Renal Failure Rat Model. J Cardiovasc Pharmacol. 2018 Dec;72(6):270-276. doi: 10.1097/FJC.0000000000000590. PMID: 29738375.
[8] Holick MF. The vitamin D deficiency pandemic: Approaches for diagnosis, treatment and prevention. Rev Endocr Metab Disord. 2017 Jun;18(2):153-165. doi: 10.1007/s11154-017-9424-1. PMID: 28516265.
[9] Martineau AR, Jolliffe DA, Hooper RL, Greenberg L, Aloia JF, Bergman P, Dubnov-Raz G, Esposito S, Ganmaa D, Ginde AA, Goodall EC, Grant CC, Griffiths CJ, Janssens W, Laaksi I, Manaseki-Holland S, Mauger D, Murdoch DR, Neale R, Rees JR, Simpson S Jr, Stelmach I, Kumar GT, Urashima M, Camargo CA Jr. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ. 2017 Feb 15;356:i6583. doi: 10.1136/bmj.i6583. PMID: 28202713; PMCID: PMC5310969.
I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.